FATTI NON PAROLE: TUTELIAMO LA DIGNITA` DELLA DONNA, LA SACRALITA` DELLA VITA E LA FAMIGLIA NATURALE come ci richiede il SANTO PADRE PAPA LEONE XIV
l'Associazione Culturale Cristiana chiedo maggior impegno per tutelare la dignità delle donne, e con essa i valori cristiani della sacralità della vita e della famiglia naturale.
Il 20 febbraio 1958 con la Legge n. 20, c.d. Legge Merlin, si chiudeva in Italia tutte le porte delle case di tolleranza o meglio le case della prostituzione.
Grazie alla parlamentare Lina Merlin, perseguitata durante il regime fascista, ed alla maggioranza di governo a guida Democrazia Cristiana si restituiva degnità e libertà a tante donne italiane, costrette, il più delle volte, dallo stato di indigenza, in cui versavano, a vendere il proprio corpo.
Osservando il fenomeno prostituzione, negli anni, si può vedere come lo stesso si sia ampliato in concomitanza delle crisi economiche registratesi nel nostro Paese. A partire dal 2007 e negli anni successivi, tale fenomeno ha visto, in Italia, un aumento del giro d’affari legato alla prostituzione, a cui purtroppo non è corrisposto una presa di coscienza, a livello civile ed istituzionale, per arginare il fenomeno.
A distanza di molti anni, dalla legge Merlin, abbiamo necessità di riprendere, dunque, il suo percorso virtuoso a livello istituzionale, per continuare a liberare le donne da questa condizione di schiavitù, è innegabile, infatti che il fenomeno prostituzione non è stato arginato, perché semplicemente usa altre forme.
Inutile nascondere che dietro ad ogni fenomeno di prostituzione c’è sempre una forma di coercizione diretta o indiretta o quantomeno legata ad una condizione psicologica di sudditanza. In proposito anche nei luoghi di lavoro, spesso, la donna è vittima di molestie e soprusi a sfondo sessuale.
Nella nostra società secolarizzata vige, orami, un sistema di schiavitù e dipendenze, siano esse legate alla pornografia, che alla dipendenza da droghe e alcol, a cui ogni individuo sembra assuefatto. Stesso discorso vale sullo scenario politico internazionale, dove siamo ormai assuefatti al perenne stato di guerra in cui versano numerosi Stati nel mondo odierno. Nulla più sembra scuotere l’uomo contemporaneo, che si rifugia dietro spot vuoti o soluzioni dal sapore esoterico.
Noi dell’Associazione Culturale Cristiana Dignità e Lavoro, proponiamo di ritornare a scuola di catechismo, basando le nostre scelte e orientando i nostri comportamenti alla luce del Catechismo della Chiesa Cattolica. Nel farlo invitiamo le Diocesi a un maggiore impegno pastorale, di evangelizzazione, basato sui valori propri della morale cristiana.
Cogliamo l’occasione del tempo di elezioni regionali per chiedere ai candidati al governo della Regione Marche di prendere una posizione chiara sui valori cristiani richiamati dal Santo Padre papa Leone XIV, in tema di sacralità della vita, Dignità della Donna e Famiglia Naturale. Basta parole vuote o spot da santino elettorale. Per noi cristiani l’impegno su tali valori significa preparare la strada verso la casa del Padre, verso l’eternità.